Sono più di 20 “ragazze”, mondine, figlie e nipoti di mondine o semplicemente donne che amano le tradizioni popolari e si impegnano affinché nulla di questo immenso patrimonio, che rappresenta le origini della nostra cultura, della nostra storia, vada perduto: sono il “Coro delle Mondine di Novi di Modena”, da qualcuno definito un gruppo musicale “unico al mondo”. Unico perché per anni costituito da “vere mondariso”, le cui voci hanno conquistato successi, dato vita a incontri fantastici, una grande storia di fatiche, di lotte, di sorellanza, di passione.
L’attività inizia nei primi ‘70 durante una gita in pullman e dall’incontro con il Maestro di musica Torino Gilioli colpito dalle bellissime voci di un gruppo di amiche novesi, coetanee, unite sin da giovani dalla risaia e dal lavoro nei campi, dalla fatica e dalla realtà del quotidiano, penare per uscire dalla miseria. Così, quasi per gioco, queste stesse donne si sono ritrovate di nuovo insieme, a condividere un’altra esperienza: sono diventate il “coro delle Mondine”, hanno imparato a cantare in modo più organizzato ed armonico rispetto a quando lavoravano chine in risaia e le voci si alzavano squillanti, quasi selvagge ed anarchiche, eppure così “pulite e spiegate” pur non conoscendo assolutamente la musica.
Alla scomparsa del Maestro, grazie alla forza ed alla preparazione musicale di una di loro, Maria Giulia Contri, sono “rinate”. Sotto la sua guida colta e appassionata, queste “canterine”, guidate solo dall’orecchio e da una coralità innata che commuove e coinvolge, di strada ne hanno fatta veramente tanta. Maria Giulia ha regalato ad ognuna di loro una meravigliosa avventura che le ha portate a ricercare sempre nuove espressioni musicali con la consapevolezza che i valori e gli ideali che un tempo hanno consentito la conquista di diritti umani inalienabili, sono il vero patrimonio da trasmettere alle giovani generazioni.
Maria Giulia le ha prematuramente lasciate per empre, ma come nei campi di riso, là dove una non ce la fa un’altra si avvicina e le dà una mano, così la giovane “mondina” Giulia Berni ha raccolto l’eredità non facile della loro grande Maestra e le ha guidate per un anno, prima dell’arrivo di Fulvia Gasparini, insegnante, già direttrice di cori, con un diploma di Conservatorio, a sua volta voce solista nelle “Chemin de Femmes”, e così dire esse vanno avanti, con forza, impegno, energia e con Fulvia danno nuovamente spazio alle voci, alle “cante”, agli incontri, con semplicità, umiltà, insomma, come una volta, “con i piedi nell’acqua”.
FOLK CLUB BUTTRIO in collaborazione con 86^ FESTA DEGLI ASPARAGI di TAVAGNACCO
Ingresso libero
